Il nostro collega Teodoro Mandato, responsabile dei canali di vendita, ci racconta in questo articolo come si evolverà il ruolo degli addetti alla verifica sulla base del nuovo accordo di produttività firmato dall’azienda e dalle organizzazioni sindacali lo scorso 10 febbraio 2022.
A pochi minuti dalla pubblicazione dell’accordo sindacale sulla riorganizzazione dei servizi di verifica dei titoli di viaggio, alcuni colleghi ci hanno chiesto il significato di quel “per” inserito nella nuova definizione di “Assistente per la mobilità”.
“Non è un errore – abbiamo rassicurato tutti – è la preposizione del cambiamento”.
Quale ricchezza la nostra lingua italiana, che con una parolina di tre lettere ci consente di attribuire un così largo ventaglio di significati al nome del nostro nuovo mestiere. Perché di nuovo mestiere possiamo parlare.
Fino a ieri eravamo controllori, nell’immaginario collettivo operatori addetti alla verifica dei titoli di viaggio, nella realtà di Cotral un gruppo eterogeneo di lavoratori incaricati di sanzionare i passeggeri che non rispettano le condizioni di trasporto; oggi siamo molto di più, largamente di più, siamo chiamati ad assistere la clientela e il personale di guida perché l’esperienza di viaggio dei cittadini sui nostri mezzi sia la migliore possibile. Il nostro lavoro, tanto a bordo bus quanto ai capolinea, serve a questo: dare la possibilità alle persone di “prendere la corriera” in modo agevole e informato; agli autisti di contare sul nostro supporto perché il rispetto delle regole e la sicurezza dei loro passeggeri non vengano meno nelle delicate fasi di incarrozzamento e di controllo.
Dismettiamo i panni degli “sceriffi” per vestire gli abiti dei “buttadentro”: infomobilità, vendita dei biglietti, ricarica degli abbonamenti Metrebus e Cotral, richiesta delle tessere elettroniche, pagamento delle sanzioni con carte elettroniche, supporto al customer care.
Intendiamo assolvere i nostri uffici credendo che l’unica mobilità davvero sostenibile sia quella pubblica e vogliamo adoperarci perché questa consapevolezza si diffonda nella comunità grazie ad atteggiamenti virtuosi che pongano la persona al centro.Perché nessuno, dentro e fuori Cotral, resti indietro.
C’è molta strada da fare – in tutti i sensi! – e questi sono i principi che intendiamo porre a fondamento del nostro nuovo mestiere, a partire da quel “per” di cui sopra nella sua seconda accezione: il nostro mondo lavorativo è la mobilità collettiva e grazie ad essa abbiamo la possibilità di porre in essere atti umani e umanizzanti che ci rendono capaci di esprimere l’identità più autentica dell’autoferrotranviere.
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